Probabilmente diverse persone hanno sentito parlare di Cannabis light. Perché allora non aprire un’attività in franchising di successo in questo settore?
Sicuramente il settore della marijuana legale è una delle aree in forte espansione del settore franchising, che permette a molti marchi di aprire nuovi negozi.
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Le domande più frequenti su questo settore sono essenzialmente due: cos’è la cannabis light? È legale la sua vendita?
Se si dispone di un terreno, si può coltivare la cannabis, ma in caso contrario ci sono soluzioni interessanti, come l’apertura di negozi in franchising che vendono prodotti a base di cannabis.
Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Vediamolo di seguito.
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Cannabis light e franchising: di cosa stiamo parlando?
I negozi in franchising di Cannabis Light sono negozi online oppure fisici che mettono in vendita prodotti basati sulla cannabis che hanno un basso contenuto di THC, l’ingrediente attivo che rende la pianta psicoattiva.
Insieme alle infiorescenze vengono venduti anche altri prodotti basati sulla cannabis, come alimenti, cosmetici e prodotti per uso topico.
La gamma di prodotti venduti è vasta e dipende dalle scelte commerciali del marchio. Se una persona decide di aprire un negozio nella zona, dovrebbe anche considerare l’assortimento di prodotti per vedere se soddisfa i gusti della clientela.
Se, invece, si vuole aprire un negozio che venda principalmente cannabis, bisogna scegliere un franchisor con una gamma piccola e varia di prodotti correlati.
D’altra parte, se l’obiettivo è quello di un negozio che abbia un’ampia gamma di prodotti diversi, è necessario scegliere un marchio con un’ampia gamma di prodotti.
Una delle perplessità molto comune relativa alla commercializzazione di cannabis light è legata alla legislazione vigente. Per poter vendere tali prodotti, la presenza del principio attivo deve essere sotto lo 0,2%.
In particolare, le infiorescenze possono essere vendute solo in confezioni sigillate, poiché non sono ufficialmente destinate al consumo ma alla raccolta o alla ricerca.
Non si possono vendere i prodotti basati su cannabis light ai minori di 18 anni. Inoltre, l’acquirente deve assicurarsi che i prodotti legalmente acquistati non vengano utilizzati in modo inappropriato, nel rispetto di tutte le normative vigenti, in particolare della legge 242/2016.
Nel prossimo paragrafo parleremo di come aprire un negozio in franchising nel settore della cannabis.
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Come fare per aprire un franchising nel settore della cannabis
Per aprire un negozio in franchising nel settore della cannabis, occorre accendere una partita IVA, effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio, inviare al Comune dove è ubicato il negozio la comunicazione di inizio attività ed infine iscriversi all’INAIL e all’INPS.
Un punto da non trascurare è la scelta dell’area di vendita. I franchisor del settore cannabis light richiedono di solito locali molto piccoli. Alcuni sono molto specifici per quanto riguarda l’ubicazione, altri invece non hanno questi requisiti.
Tuttavia, occorre ricordare che il locale commerciale deve essere situato in un’area ben frequentata con accesso libero.
Una raccomandazione: un negozio situato sulla strada deve sempre avere almeno una vetrina e che ci sia un parcheggio accanto a esso. Durante la fase di pre-apertura, alcuni franchisor offrono anche una consulenza, compresa la selezione dei locali commerciali più adatti.
Come abbiamo visto, non è necessario alcun permesso speciale per aprire un’attività in franchising in questo settore, poiché questa tipologia di prodotti può essere venduta come le altre categorie.
Tuttavia, la distinzione viene fatta solo se, tra i vari prodotti offerti, sono compresi degli alimenti. In questo caso, l’esercente e il personale devono assolutamente possedere la certificazione HACCP per la lavorazione e la manipolazione degli alimenti.
La certificazione può essere ottenuta frequentando corsi speciali organizzati dalle autorità sanitarie locali.
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