Negli anni passati l’esperienza e la conoscenza approfondita delle carni poteva garantire al macellaio uno stipendio adeguato alla sua professionalità.
Ad oggi, pur garantendo lo stesso grado di esperienza e professionalità, la retribuzione del macellaio spesso non supera quello di un operaio specializzato.
Per ricavare il massimo dalle proprie conoscenze il macellaio può decidere di avviare una macelleria in proprio. Ma potrebbe fare qualcosa di ancor più redditizio: aprire una catena di macellerie.
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A oggi, esistono molte offerte di franchising per numerose attività, tra cui la macelleria. Se vuoi saperne di più, continua a leggere l’articolo per scoprire come aprire una macelleria in Franchising.
Vediamo nel dettaglio cosa serve per aprire un Franchising di successo
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Cosa serve per aprire una macelleria: il locale e location
Per avviare una macelleria in Franchising bisogna essere sicuri di avere un bacino di potenziali clienti, anche minimo. Inoltre è necessario accertarsi che nelle vicinanze del luogo in cui si vuole aprire il punto vendita non sia presente già un’altra attività.
Scegli una zona di passaggio, in cui transitano molti pedoni e in cui camminare e trovare parcheggio per l’auto sia semplice.
Assicurati di scegliere un locale di almeno 50-60 mq e che abbia un bagno interno per uso personale.
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I requisiti personali da possedere
Per aprire una macelleria sono necessari dei requisiti:
- l’abilitazione ICAL;
- l’idoneità al commercio alimentare. Si ottiene dopo aver frequentato un corso. Nel caso in cui negli ultimi 5 anni per almeno 2 si ha lavorato nel settore alimentare il corso è solo facoltativo;
- non è richiesto nessun titolo di studio particolare;
- se si lavora personalmente nella macelleria è necessaria esperienza pregressa;
- avere almeno 18 anni;
- essere interessato al mondo della carne.
Inoltre è necessario:
- aprire la partita IVA;
- aprire una posizione INPS/INAIL e iscriversi alla Camera di Commercio;
- presentare una DIA (dichiarazione inizio attività) entro i 30 giorni che precedono l’apertura;
Non è necessaria una licenza poiché l’attività artigianale si colloca nel settore alimentare.
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Le autorizzazioni
Passaggio fondamentale per l’apertura di una macelleria in Franchising è l’ottenimento dell’autorizzazione sanitaria. Secondo quanto previsto dalle normative vigenti, l’avvio di uno stabilimento o di un laboratorio che prevede il preparamento, confezionamento e la somministrazione di sostanze alimentari deve essere subordinato al rilascio della specifica autorizzazione sanitaria.
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Questo documento deve essere richiesto al Comune in cui si intende aprire la macelleria. L’ufficio comunale chiede alla ASL compente di avviare l’istruttoria tecnica, dove viene verificata la presenza di tutti i requisiti igienico-sanitari dei locali e degli impianti di produzione.
Se il parere tecnico è favorevole, allora l’ASL rilascerà il nulla osta sanitario che verrà trasmesso al Comune. Tale parere è vincolante: il Comune non potrà opporsi in nessuna maniera, salvo in casi specifici.
Per ulteriori obblighi burocratici consulta il tuo commercialista di fiducia.
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Quanto costa aprire una macelleria in Franchising
I costi per aprire una macelleria partono dai 40.000-45.000 euro che comprendono:
- le spese di affitto del locale;
- l’acquisto di arredamento e attrezzature;
- spese burocratiche;
- l’acquisto delle prime carni da vendere.
I costi fissi per questo tipo di attività sono:
- utenze;
- carni da vendere;
- affitto;
- personale dipendente, se necessario.
Il margine di guadagno si aggira tra il 20% e il 50% del prezzo a cui si è acquistata la carne.
È possibile richiedere dei finanziamenti e accessi al credito per aprire la propria macelleria: ad esempio, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia è possibile richiedere finanziamenti a fondo perduto.
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