Sia l’apprendimento che la conoscenza delle lingue straniere oggi, sta diventando una priorità per moltissime persone in moltissimi settori differenti, dall’istruzione di base a quelli professionale.
Questo crescente interesse per l’apprendimento delle lingue, può di fatto rappresentare un interessante opportunità imprenditoriale se la nostra idea è quella di aprire una scuola di lingue in Franchising.
In questo articolo approfondiremo insieme alcuni aspetti relativi a questa opportunità. Ma andiamo per gradi.
La scelta della scuola di lingue straniere
Il settore dell’apprendimento linguistico è in costante evoluzione e crescita, essendo di fatto uno dei più redditizi per chi riesce ad offrire, qualità, professionalità, e varietà di servizi.
Investire in questo settore è sicuramente una scelta interessante perché, sia che si tratti di rispondere a necessità professionali o personali, (viaggi, trasferte, trasferimenti in sedi estere, ecc. ecc.) sia se si voglia far apprendere ai bambini una nuova lingua, questo risulta sempre più importante e offre a chi decide di invertire, un target molto ampio, ed eterogeneo.
Aprire una scuola di lingue consente quindi di entrare in un settore dalle enormi potenzialità. Ma su quali lingue investire? Quali tipo di scuola aprire?
Prendendo in considerazione quasi tutti i tipi di target di riferimento, dai bambini ai professionisti, le lingue che vedono una maggiore e sempre crescente richiesta sono:
- l’inglese;
- il cinese (molto richiesta in ambiti professionali);
- lo spagnolo;
- il tedesco;
- il giapponese;
- l’arabo;
- il russo.
Quindi aprire un tipo di scuola che è in grado di fornire l’apprendimento di una o più di queste lingue, sarebbe sicuramente una scelta vincente.
Perché aprire una scuola di lingue in Franchising
Una volta chiarita l’effettiva potenzialità imprenditoriale, la domanda sorge spontanea, (non dimentichiamo che stiamo parlando di Franchising), perché aprire una scuola di lingua in franchising?
Come abbiamo annunciato in principio, una scuola di lingue di successo è quella che è in grado di offrire ai propri clienti, un’elevata qualità di apprendimento e sopratutto, delle certificazioni che siano riconosciute, magari a livello internazionale.
Per un imprenditore alle prime armi, quindi non esperto del settore, e magari con non moltissime risorse a disposizione riuscire in questo intento potrebbe risultare troppo difficile.
Aprire una scuola di lingue in franchising permette, invece, di sfruttare diversi vantaggi competitivi, limitando le spese di avvio e di gestione al minimo, riducendo in maniera rilevante i rischi d’impresa.
Ma vediamo insieme quali sono tra i vantaggi più rilevante:
- utilizzo di un marchio noto e già avviato;
- metodi d’insegnamento già avviati e testati;
- utilizzo di sistemi gestionali collaudati e testati sul mercato;
- possibilità di fornire viaggi studio all’estero;
- possibilità di offrire una vasta gamma di lingue differenti e servizi personalizzati;
- accesso a convenzioni con scuole, centri culturali;
- riduzione dei costi e spese di avvio;
- campagne marketing (online e offline) strutturate e centralizzate;
- formazione dello staff;
- costante assistenza, consulenza e affiancamento da parte della casa madre;
- allestimento della sede a carico della casa madre.
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Quanto costa aprire una scuola di lingue
Per quanto riguarda i costi, aprire una scuola di lingue in maniera autonoma, potrebbe arrivare a costare fino a 30.000 euro o forze di più, invece aprire una scuola di lingue in franchising ridurrebbe di parecchio il nostro investimenti arrivando a richiedere cifre che vanno da un minimo di 3000 Euro fino a massimi di 25/30.000 euro.
I requisiti che bisogna possedere e l’iter di avvio
Per poter avviare questo tipo di attività non sono necessari particolari requisiti come esperienza pregressa o competenze specifiche, quindi chiunque potenzialmente può valutare questa opportunità.
Per quanto riguarda invece l’iter di avvio si tratta di compiere dei semplici e chiari step, affiancati in tutto il percorso dalla casa madre.
Vediamoli insieme:
- aprire partita iva;
- iscriversi al registro delle imprese;
- comunicare l’inizio dell’attività;
- aprire posizioni Inps e Inail;
- richiedere il permesso di affissione;
- mettere a norma i locali scelti.