Aprire un Franchising McDonald’s significa fare affidamento a un brand famosissimo a livello mondiale e uno dei più grandi fast food del mondo, il quale offre degli indubbi vantaggi per riuscire a imporsi nel mercato della ristorazione, che è estremamente competitivo.
Inoltre, si può fare anche affidamento su un altro importante aspetto: l’obiettivo di crescita e espansione del brand.
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Per questo motivo McDonald’s cerca continuamente dei franchisee, ossia affiliati a cui andrà affidata la gestione sia di punti vendita che di nuovi clienti. Vediamo di seguito quale tipologia di supporto offre il franchising McDonald’s.
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Supporto del Franchising McDonald’s
Il supporto offerto dal Franchising McDonald’s riguarda un periodo di formazione e il know-how necessario per gestire l’attività. È un vantaggio di non poco conto, poiché rende più agevole anche l’avvio dell’attività.
Ovviamente, il brand dovrà prima appurare che il candidato possegga le qualità richieste tramite una serie di colloqui conoscitivi con i dirigenti e una prova pratica, che si svolgerà all’interno di uno dei fast food.
Nel caso in cui la prova andrà bene, potrà iniziare il vero e proprio percorso formativo di 12 mesi, periodo in cui il candidato scelto dovrà seguire in sede dei corsi gratuiti.
Completato questo percorso, se la parte interessata e lo stesso brand vogliono che il rapporto continui, la fase conclusiva darà vita al processo di affiliazione, ossia l’assegnazione e la successiva apertura del punto vendita.
Vediamo di seguito qual è l’investimento e quali sono i requisiti per aprire un franchising McDonald’s.
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Investimento e requisiti
L’investimento medio per aprire un franchising McDonald’s ammonta a circa 800.000 euro + IVA, di cui 250.000 euro già nelle mani dell’affiliato, mentre la parte rimanente può essere finanziata.
Il 20% circa del costo totale riguarda l’acquisto degli arredi, delle attrezzature da cucina, delle insegne e dei decori, che va effettuato presso i rivenditori autorizzati dal brand.
Avviato il punto vendita, la casa madre richiede all’affiliato delle percentuali a cadenza periodica sul totale del fatturato, ossia il 4% delle vendite nette per sostenere le spese pubblicitarie, il 5% delle vendite nette in qualità di royalties e tra il 14 e il 20% concernente le vendite nette per pagare l’affitto mensile.
Quasi tutti i punti vendita di McDonald’s (85%) sono dei franchising. Questa scelta è dettata dal fatto che il brand crede ciecamente in questo tipo di formula collaborativa per continuare a imporsi nel settore della ristorazione.
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C’è da dire, però, che per aprire un franchising McDonald’s comporta il possesso di rigidi requisiti, i quali sono:
- capacità finanziaria di 250.000 euro a livello personale;
- età compresa tra i 32 e i 49 anni;
- disponibilità a trasferirsi in altra città.
Quelli sopra elencati sono soltanto in requisiti minimi, poiché il candidato deve possedere grandi doti di leadership e imprenditoriali, un’integrità molto elevata, capacità di relazionarsi con la clientela, di gestire il personale, nonché doti comunicative e finanziarie innate.
Inoltre, dovrà mettere a disposizione dell’attività gran parte del suo tempo e deve fortemente desiderare di instaurare una partnership molto duratura nel tempo.
La selezione, quindi, è particolarmente complessa, poiché McDonald’s ricerca sempre persone motivate e intraprendenti, capaci di adattarsi e sempre disponibili.
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